Situata nella contea del Somerset, la città di Bath, nel Regno Unito, è celebre come centro termale: d’altro canto il suo nome, che in inglese vuol dire “bagno”, trae origine proprio dai bagni romani.
La particolarità di questa località è rappresentata dal fatto che vanta le sole terme naturali di tutta la Gran Bretagna; a parte questo aspetto, ad ogni modo, sono molteplici le ragioni per cui vale la pena di visitarla, a cominciare dalla varietà di monumenti in stile neoclassico che la costellano.
Indice di Bath:
Le origini di Bath
I romani vi costruirono le terme intorno al 43 avanti Cristo, ma secondo alcune ipotesi è possibile che già i Celti, in precedenza, avessero realizzati dei bagni termali, edificando non lontano un santuario destinato a onorare il dio Sole.
Ciò porta a ritenere, quindi, che le acque sulfuree che si trovano sotto il terreno di Bath vengano sfruttate da almeno due millenni e mezzo: le cosiddette Aquae Sulis, insomma, possono vantare una lunga storia.
Bath è diventata famosa, inoltre, perché è stata la sede dell’ultimo concerto dei Tre Tenori: Luciano Pavarotti, José Carreras e Placido Domingo si sono esibiti qui il 7 agosto del 2003.
Oltre le terme: cosa vedere a Bath
Il fiume Avon scorre a una quindicina di metri sotto il livello stradale e attraversa tutta la città. Tra i punti di maggiore interesse di Bath, al di là delle terme, vale la pena di visitare il centro storico, che è stato costruito in stile georgiano nel Settecento, allo scopo di garantire ai visitatori delle terme la migliore accoglienza possibile e un benessere ottimale.
In pochi metri quadrati si trovano edifici di grande prestigio e di alto valore, non solo dal punto di vista artistico ma anche sul piano simbolico: oltre alle terme romane, c’è l’Abbazia, una cattedrale normanna che nel Seicento è stata ricostruita secondo lo stile gotico.
Patrimonio mondiale dell’Umanità per l’Unesco, la città di Bath è impreziosita dal Royal Crescent, un complesso residenziale molto importante che include trenta unità abitative a schiera ideato da John Wood il Giovane e realizzato in meno di dieci anni, tra il 1767 e il 1774. La sua peculiarità è rappresentata dalla forma a mezzaluna (crescent, in inglese, vuol dire appunto mezzaluna): non è un caso che questo complesso costituisca l’esempio di architettura georgiana più importante di tutto il Regno Unito.
Il numero 1 del Royal Crescent non è una casa ma un museo, che è affidato alle cure della Bath Preservation Trust, grazie al quale si può scoprire l’arredamento scelto dai ricchi proprietari di un tempo per le proprie abitazioni.
Di fronte al Crescent si trova, poi, il Royal Victoria Park, che è una piattaforma che viene adoperata durante la stagione estiva per il lancio di piccole mongolfiere, principalmente nel tardo pomeriggio o di prima mattina.
Bath può vantare, infine, The Rec, cioè il Recreation Ground: si tratta di un complesso sportivo situato a North Parade Road che si estende su una superficie complessiva di oltre 60mila metri quadri e che è costituito da numerosi impianti, incluso quello di rugby a 15, che viene sfruttato dalla squadra di English Premiership – vale a dire il campionato professionistico più importante in Inghilterra – del Bath. Il Somerset Country Club, invece, utilizza il campo di cricket.
The Rec è stato costruito privatamente negli ultimi anni del XIX secolo, ma è stato acquisito dalla municipalità negli anni Cinquanta del Novecento, entrando a far parte del patrimonio pubblico. Il complesso risulta iscritto nel registro delle organizzazioni di beneficenza dell’Inghilterra e del Galles: il 5% dell’area è destinato al tennis, per un totale di 3mila metri quadri, a fronte del 9% riservato al croquet, del 58% riservato alle attività di svago più varie e al 27% riservato al rugby.
Come raggiungere Bath da Londra
Bath dista da Londra circa 120 miglia, cioè poco meno di 200 chilometri: dalla stazione di Londra Paddington può essere raggiunta in treno con un viaggio di un’ora e mezza.
In alternativa, si può prendere anche il bus con la National Express, tenendo conto, però, che la durata del trasferimento è di almeno tre ore.